È inglese (come lui), street artist (come lui) e si serve di un nickname per mantenere il totale anonimato (come lui). E come lui sta diventando celebre a suon di stencil sin da quando, nel 2010, ha raffigurato Amy Winehouse su un portone di Camden Town, proprio accanto all’ultima abitazione della cantante. Da quel momento le personalità più in vista del jet-set internazionale hanno speso decine di migliaia di sterline per le sue opere.
Kanye West ha regalato alla consorte Kim Kardashian una sua provocante rappresentazione dal titolo “Perfect Bitch”, sobria ed elegante quasi quanto il loro matrimonio. Brad Pitt ha speso l’equivalente di 80 mila euro per un ritratto di William e Kate, prima di commissionarne uno di sé e Angelina. Michelle Rodriguez, star di Fast & Furious, ha richiesto nel 2014 un ritratto della sua allora fidanzata Cara Delevingne, mentre Robbie Williams ha acquistato la tenera immagine di un infante prima della nascita della figlia Theodora Rose nel 2012. Harry Styles ci è rimasto molto male quando Bambi si è rifiutata di realizzare un murales in casa sua preferendo la stoica difesa della propria identità. Identità riguardo la quale, diversamente da Banksy, sono già state prodotte alcune audaci supposizioni. L’artista ha infatti rilasciato alcune interviste, direttamente o tramite il proprio manager Leonard Villa, disseminandole (in?)volontariamente di vaghi ma utili indizi. Bambi ha iniziato a produrre stencil in casa propria (immaginiamo con forte entusiasmo dei genitori) all’età di nove anni, quando le è stato regalato il primo kit di bombolette spray e affini. Pare abbia poi frequentato la Central St. Martin’s School of Art di Londra, che l’ha portata a condurre, parallelamente a quella artistica, una carriera da pop-star internazionale. A seguito di quest’ultima dichiarazione, mai efficacemente smentita, sono state prodotte diverse elucubrazioni sulla sua identità. I più audaci rumors arrivano a ipotizzare che dietro il tag rosa fluo si nasconda un’ex spice girl, da Geri Halliwell a Victoria Beckham. Per quanto l’immagine della posh lady in tuta da imbianchino sia allettante, entrambe le star hanno superato i quaranta e proprio non le immaginiamo a imbrattare muri di notte fischiettando Wannabe. Le cantanti Paloma Faith e MIA (che nel 2012 ha anche pubblicato un libro di visual art) suonano già più plausibili, per ragioni anagrafiche e per il fatto di aver frequentato la stessa accademia d’arte londinese.