L’accordo storico sul clima sancito a Parigi lo scorso 12 dicembre rappresenta un punto di svolta dopo anni di inefficaci e sfortunati tentativi di riunire paesi industrializzati e in via di sviluppo in una lotta unitaria per scongiurare gli effetti peggiori del riscaldamento globale.
E’ un punto di svolta per la politica sul clima perché porta l’intero globo sotto lo stesso quadro politico e anche un trionfo del concetto di multilateralismo, nonché la dimostrazione che paesi con interessi selvaggiamente differenti possono unirsi per affrontare una preoccupazione comune.
Ma l’accordo da solo non risolverà il problema del riscaldamento globale; non sarà sufficiente ad arginare le crescenti maree né a raffreddare le ondate di calore che stanno diventando sempre più frequenti. Invece, invierà un segnale che il mondo si sta allontanando dai combustibili fossili spostandosi verso le energie rinnovabili. Spetterà agli attivisti, investitori, inventori e futuri leader mondiali garantire che l’accordo si traduca in un reale progresso.
L’accordo raggiunto dopo tre sessioni è complesso.
Questo testo, quello che abbiamo costruito insieme, il nostro testo è il miglior equilibrio possibile. Un equilibrio che è potente ma delicato che consentirà a ciascuna delegazione, ad ogni gruppo di paesi di tornare a casa a testa alta e dopo aver raggiunto qualcosa di importante
ha detto il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius in occasione della presentazione del progetto definitivo nel pomeriggio di sabato.
Ecco cinque punti chiave dell’accordo.
1. Soglia della temperatura
L’accordo fissa l’obiettivo di restare “ben al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali”, con l’impegno a “portare avanti sforzi per limitare l’aumento di temperatura a 1,5 gradi Celsius“.
L’inclusione della soglia di 1,5 gradi è una vittoria importante per i piccoli Stati insulari e le altre nazioni vulnerabili che devono affrontare i terribili impatti dei cambiamenti climatici, come l’innalzamento del livello del mare, se la temperatura supera i 1,5 gradi Celsius. Il loro slogan “1,5 per restare in vita” è stato ampiamente condiviso sui social media nel corso della conferenza e Stati Uniti, Canada e altri hanno approvato una soglia di 1,5 gradi come obiettivo al quale aspirare.