Se vi dicessi che uno studente universitario con una tassa di iscrizione di circa 250/300 euro a semestre può viaggiare gratis per tutta la città e per tutta la regione con autobus, metro e treni probabilmente non mi credereste, o almeno mi chiedereste com’è possibile.
Già, perchè a noi in Italia sembra quasi impossibile visto che siamo abituati a pagare, in media, 1000 euro all’anno e ad avere dei servizi ridotti ai minimi termini.
La Germania invece si riscopre gattopardesca facendo propria la frase di Tancredi Falconeri: “se vogliamo che tutto rimanga com’è bisogna che tutto cambi”. La situazione delle tasse universitarie, infatti, dagli anni ’60 ad oggi ha vissuto un costante cambiamento.
Fino alla metà degli anni ’70 gli studenti tedeschi pagavano circa 120/150 marchi, poco più di 600 euro dei giorni nostri, per l’università, ma nel 1976 grazie ad una legge che ristruttura il sistema universitario le tasse vengono abolite. La situazione non cambia fino alla fine degli anni ’90 quando le prime barricate iniziano a crollare e a farne le spese sono gli studenti fuori corso che dovranno pagare per ogni semestre di ritardo.