Tra i protagonisti dell’evento di Berlino, anche il Gruppo Barilla, che si conferma all’avanguardia tra le aziende italiane, proprio in un settore – quello delle uova – in cui il nostro Paese stenta ancora a decollare.
Tanto che, mentre negli Stati Uniti nell’ultimo anno abbiamo assistito a un’ondata di impegni per l’utilizzo di uova non in gabbia, in Italia circa il 60% delle galline è ancora allevato in questi sistemi. Quest’anno il Gruppo ha ricevuto il quarto Premio Good Egg, per la decisione di smettere di utilizzare uova da galline allevate in gabbia nell’importante marchio francese Harry’s. Continuando il percorso avviato nella filiera delle uova con i marchi italiani Pavesi, Mulino Bianco e Le Emiliane, da gennaio 2017 il 100% dei prodotti Barilla in Europa conterrà uova solo da galline non allevate in gabbia.
A chiudere il gruppo delle aziende italiane a Berlino, il marchio Madeo Tenuta Corone, a cui è stata riconosciuta una Menzione d’Onore Good Pig, per dare un riconoscimento al rispetto del benessere delle loro scrofe, allevate sempre all’aperto durante tutte le fasi del loro ciclo produttivo.
"Impegni come quelli portati avanti dai nostri vincitori di quest’anno sono assolutamente eccezionali e, soprattutto nel settore dei suini, pongono le aziende in una posizione di avanguardia a livello italiano e internazionale.” – commenta Elisa Bianco (in foto), responsabile del Settore Alimentare di CIWF – “Questi Premi dimostrano che è possibile sviluppare sistemi di allevamento maggiormente rispettosi del benessere dei suini e che, anche in Italia, è in atto un cambiamento radicale di atteggiamento e di approccio verso il benessere degli animali. Grazie a tutti i nostri vincitori, animali d’allevamento come suini e galline, che sono così spesso in gabbia o ammassati in spazi ristretti, possono avere una vita degna di essere vissuta, in cui vengono soddisfatte anche le loro esigenze comportamentali".