Hostmaker ha da poco chiuso un round di finanziamenti di circa 6 milioni di dollari (5,8 milioni di euro) a opera del fondo parigino di venture capital Ventech e DN Capital, già finanziatori di Shazam e Happn. Si tratta della cifra più alta incassata fino ad ora in Europa da una start up che offre assistenza a coloro che mettono a disposizione la propria casa in affitto. Con questo finanziamento il totale raccolto da Hostmaker sale a 9,3 milioni di dollari arrivando così a competere con le americane Pillow e Guesty, che offrono un servizio di consulenza analogo. Hostmaker è fra le 20 start up più forti del Regno Unito e Forbes l’ha inserita fra le 5 aziende da tenere d’occhio nei prossimi anni. Per ora ha ospitato circa 80 mila persone nelle case che gestisce, ma il numero continuerà a crescere.
Che cos’è Hostmaker?
È una start up inglese fondata da Nakul Sharma nel 2014, con base Londra. Si occupa di servizi a tutto tondo per gli “host”, dalla consulenza sui prezzi all’accoglienza degli ospiti, fino all’arredamento dell’appartamento. Fornisce, infatti, i miglior staff di collaboratori sul mercato prendendosi cura della casa, tenendo sotto controllo i bisogni del cliente, la manutenzione e tutto il resto. Massimizza il reddito del tuo appartamento così da permettere all’ospite di rilassarsi e di non preoccuparsi per la gestione dell’affitto. Al momento gestisce oltre a un migliaio di appartamenti privati di fascia alta nei quattro maggiori mercati di AirBnb di scala globale: Roma, Londra, Parigi e Barcellona.
Così come ha dichiarato Nakul Sharma ad alcune guide di alcune grandi catene alberghiere:
“Gli investitori supportano la nostra visione, basata sul creare un servizio di ospitalità che offra un’esperienza premium in un segmento come quello degli alloggi privati che sta vedendo una crescita esplosiva. Le nuove normative locali ovunque hanno reso gli affitti a breve termine una realtà solida e che diverrà una scelta permanente. Stiamo assistendo, negli ultimi anni, a un cambiamento radicale di come i proprietari vedono la propria casa non più solo come uno spazio privato ma anche come uno spazio da condividere e che permette di monetizzare una risorsa e rendendo la vita più facile nelle costose città europee”.
Come funziona?
Hostmaker si occupa di tutto: dalla pulizia dell’appartamento allo scambio di chiavi, dal cambio di biancheria alla realizzazione di “welcome pack” personalizzati per ogni cliente. Tanti modi eccellenti che rendono questa società migliore rispetto ad altre agenzie di gestione di immobili. Tra i servizi che offre è compresa anche la strategia di prezzo dinamica che permette di affittare la casa sempre al miglior prezzo possibile tenendo conto di tutte le variabili tra cui anche la valutazione degli ospiti. Hanno, infatti, sviluppato un algoritmo di pricing che permette la giusta efficienza. Ovviamente hostmaker, essendo affiliato ad AirBnb, guadagna una tariffa sulla quota variabile dal 20 al 30 percento.
Come verranno utilizzati i fondi del capitale?
Con il finanziamento appena ricevuto si concentrerà, innanzitutto sul perfezionamento del proprio algoritmo e dei servizi forniti. Con la nuova interfaccia infatti i proprietari potranno controllare i propri guadagni e consultare lo stato di manutenzione dell’immobile, ma anche le varie recensioni sulle diverse piattaforme. L’obiettivo è quindi di estendere il servizio offrendo agli host una piattaforma sempre più completa per la gestione della casa. Inoltre, la società ha deciso di espandersi in 25 città nel mondo concentrandosi sempre di più su appartamenti di fascia alta per cui la qualità dell’esperienza fa la differenza. Lo scopo è quello di portare le case che gestisce a standard qualitativi paragonabili ad alberghi a 4 stelle.