Una delle prime cose che si leggono di lei su Internet è “non si è trumpizzata“. Un grande indizio per la donna che ha in mano una delle più potenti istituzioni mondiali, in grado di regolare la finanza globale. Si intuisce subito che la sua personalità è forte, proprio come il potere di cui è investita. Questa settimana la scena è tutta per Janet Yellen, presidentessa della Federal Reserve, la banca centrale degli USA.
Ma godiamoci la sua storia dall’inizio.
Brillanti inizi
Janet Yellen nasce a New York nel 1946, da una famiglia ebrea. Frequenta il liceo di Brooklyn, prima di trasferirsi alla Brow University, dove consegue una laurea in economia summa cum laude. I suoi mentori, i professori George Borts e Herchel Grossman, hanno intravisto il suo potenziale e l’hanno convinta a modificare il suo piano di studi, da un indirizzo filosofico a quello economico. Nel 1971 è la volta di Yale, dove la giovane economista decide di completare il percorso accademico con un dottorato di ricerca in economia. La sua tesi passa alla storia: i suoi relatori sono i premi Nobel James Tobin e Joseph Stiglitz e Yellen è l’unica donna della classe di dottorati di quell’anno.
Con questi presupposti, ci si aspetta una carriera e una vita brillante e soddisfacente. Yellen non delude le attese. Sul profilo privato, sposa George Akerlof, premio Nobel per l’economia e professore emerito all’università di Berkely, da cui ha avuto un figlio, Robert. Janet Yellen è molto più di una moglie e di una madre: è una donna brillante, dall’intelligenza acuta e destinata a fare grandi cose nella sua vita, a iniziare da Harvard.