È entrata nei cuori di tutti con lo spot della macchina Citroën DS3, come poteva essere altrimenti? Iris Apfel è esattamente ciò che il settore pubblicitario stava aspettando, una discrepanza rispetto ai tradizionali standard, una mente fuori dagli schemi e una “starlet geriatrica” (come ama lei stessa definirsi, ndr) in grado di scuotere le menti del pubblico. Collezionista, arredatrice di interni, imprenditrice e molto altro: la sua vita è stata di recente raccontata del documentario Iris diretto dal regista Albert Maysles. Lei è la dimostrazione che il fenomeno delle influencer non nasce in seno alla giovane Ferragni, ma risale a molto prima della nascita dei social network. https://www.youtube.com/watch?v=Fo8jwJ_2l0c
Partiamo dall’inizio
La sua storia è lunga 96 anni, inizia nel 1921 nel Queens, quartiere di New York: la sua famiglia è ebrea e proprietaria di un’azienda di vetri e specchi da parte del padre, Samuel Barrel, e di una boutique di moda da parte della madre, Sadye. Iris Apfel si chiama ancora Barrel, è ancora una studentessa di storia dell’arte alla New York University e presso la scuola d’arte dell’università del Wisconsin. Le sue esperienze lavorative iniziano alla Women’s Wear Daily, rivista americana considerata negli anni Trenta “la Bibbia della moda”: è collaboratrice della designer di interni Eleanor Johnson e assistente dell’illustratore Robert Goodman. Il cambio di cognome è datato 1949, quando sposa Carl Apfel: il loro è un matrimonio olistico, che permea sia la vita privata che quella lavorativa. Insieme fondano un’industria tessile, la Old Wild Weavers (OWW). Questo è il trampolino di lancio per la formazione di una solida reputazione nel campo dell’arredamento di interni. Durante i quarant’anni di attività la coppia Apfel viaggia spesso, soprattutto in Europa, con lunghi bauli destinati al trasporto dei tessuti. La OWW è, difatti, destinata alla riproduzione delle stoffe antiche, dal XVII al XX secolo. Ma la sua menzione d’onore è un’altra: l’attività degli Apfel ha l’onore di arredare la Casa Bianca per ben nove presidenze: Truman, Eisenhower, Nixon, Ford, Kennedy, Johnson, Carter, Reagan e Clinton.