Migliore amico di qualunque studente fuori sede, fedele alleato degli stacanovisti, inventore di una delle fonti di energia più apprezzate dal mercato. La sua creazione ha permesso di condurre molti notti insonni senza perdere le energie o la ragione dietro tutto il lavoro arretrato.
Il suo energy drink non ti “mette le aaaali”, ma quasi: ha più a che fare con un verde mostruoso e una M che ricorda un po’ i cari e vecchi Piccoli Brividi (serie di libri per ragazzi ad ambientazione horror, ndr). Stiamo parlando del Monster energy drink e del suo inventore Rodney Sacks. Con un patrimonio di oltre un miliardo e mezzo di dollari e una menzione tra gli imprenditori 2016 di Fortune, la sua storia inizia nel profondo del Continente Nero.
Gli inizi
Rodney Sacks nasce all’inizio degli anni Cinquanta in un piccolo paesino del Sud Africa da una famiglia di immigrati ebrei della Lituania. Qui consegue anche i primi titoli scolastici fino all’università, dove si laurea in leggi con una specializzazione nel settore fiscale. Purtroppo, non sono disponibili ulteriori informazioni poiché da quando Sacks è diventato miliardario ha deciso di secretare la maggior parte della sua vita privata.
Dopo questo breve excursus sulla vita sudafricana, il neolaureato Sacks prende un aereo diretto per gli Stati Uniti, deciso a crearsi una reputazione professionale e a vivere anche un po’ del sogno americano. Così, nel 1989 la famiglia Sacks si trasferisce nelle calde spiagge californiane per iniziare un nuovo capitolo. A questo punto, c’è solo l’imbarazzo della scelta, da dove iniziare? Da l’unico desiderio del giovane Rodney Sacks: diventare un uomo di successo.
Una piccola anticipazione per quello che verrà: l’ascesa professionale e il consolidamento della carriera di Sacks non sono stati facili. È stato indispensabile un buon mix di carattere, fortuna e talento.
California e il sogno americano
Ma torniamo agli inizi degli anni Novanta, in California, dove Sacks e il suo socio Hilton Schlosberg fondano un consorzio per acquisire Hansen Natural Corporation, la seconda azienda più grande di energy drink negli USA. Solo due anni dopo, nel 1992, i due soci quotano in borsa l’azienda e acquistano i restanti rami, Apple Juice e Natural Soda, per 14.5 milioni di dollari. Alla fine dell’anno i numeri fanno strabuzzare gli occhi: 17.5 milioni di fatturato generato da soli 12 impiegati. Incredibile, ma è un’ottima base di partenza per il miglioramento delle vendite e l’espansione dell’azienda.
Obiettivi che vengono raggiunti di anno in anno, ma che subiscono un drastico cambiamento di tendenza nel 2001. Il nuovo millennio non solo ha portato una ventata di nuovi propositi, ma ha anche fatto arrivare l’aggressione competitiva da parte di Rockstar, azienda concorrente di Sacks. Questa, infatti, inizia a conquistare il mercato offrendo delle lattine over-size a un prezzo inferiore; i tentativi di rispondere allo sfidante con la stessa moneta sono vani e l’imprenditore sudafricano perde il dominio di mercato dopo sei anni.