Smartweek Racconta Amal Alamuddin, la Signora Clooney È un’Icona di Stile con il Cuore Rivolto ai Diritti Umani

amal alamuddin

L’abbiamo vista in centinaia di riviste patinate per il suo stile elegante e ricercato. L’abbiamo invidiata per aver tolto dal mercato lo scapolo d’oro per antonomasia, George Clooney. Ma chi è veramente Amal Ramzi Alamuddin?

Una donna forte e sicura di sé 

Nasce in Libano nel 1978, il padre è proprietario di un’agenzia viaggi e la madre è giornalista. A causa della guerra civile libanese, nel 1980 gli Alamuddin si trasferiscono in Inghilterra, dove la figlia vive, studia e si naturalizza britannica. La nuova vita le permette di imparare nuove lingue: adesso, infatti, parla correntemente arabo, inglese e francese. I suoi studi giuridici si dividono tra l’Inghilterra e l’America così come le sue abilitazioni per esercitare la professione forense: nel 2002 ottiene quella per New York e nel 2010 quella valida per Inghilterra e Galles.

Amal Alamuddin è certamente una persona determinata, conosce fin da bambina cosa significa fare carriera grazie all’esempio dei suoi genitori. Ed è grazie al suo carattere che arriva a difendere personaggi importanti come Julian Assange, fondatore dell’organizzazione internazionale WikiLeaks, durante il processo per l’estradizione, il Primo Ministro dell’Ucraina Julija Tymosenko, il funzionario della Libia di Gheddafi Abdullah Senussi e tanti altri, a nome dello studio Sullivan & Cromwell, uno dei più importanti al mondo.

amal avvocato
Fonte: Harpers Bazaar

Nel 2005, Amal Alamuddin si rende conto che le sue ambizioni vanno ben oltre le mura del tribunale. Inizia, così, un riposizionamento del suo profilo professionale verso il diritto internazionale. Diventa consigliera del ex Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, sulla questione siriana e viene inserita nella commissione che indaga sull’omicidio del premier libanese Rafik Hariri.

Indubbiamente le zone di guerra toccano da vicino la sensibilità di Amal Alamuddin, consapevole di poter sfruttare la sua influenza e la sua professionalità per aggiungere un tassello al progresso dei lavori umanitari. È per questo che partecipa al Global Summit to End Sexual Violence in Conflict Initiative, un vertice per la difesa dei diritti delle donne in zone di guerra, e dal 2015 è impegnata nel riconoscimento del genocidio armeno durante il 1915.

“Sì, voglio Clooney”

Fuori dalla veste di avvocatessa di fama internazionale, Amal Amuddin è anche scrittrice e professoressa di diritto penale e internazionale. Con numerose pubblicazioni accademiche, conquista anche le cattedre di università del calibro della Columbia Law School’s Human Right Institute.

amal sposa
Curriculum lodevole, personalità inarrestabile, buon cuore e bellezza medio-orientale fanno dell’avvocatessa britannica una femme fatale 2.0. Ma cosa potevamo aspettarci da Amal Alamuddin se non il jackpot anche nella vita privata?

Dopo vari rumors e scatti di paparazzi, lo scapolo d’oro di Hollywood George Clooney cade tra le braccia dell’avvocatessa. Matrimonio da sogno, il 29 settembre 2014 Venezia si popola del più raffinato jet set mondiale con ospiti internazionali come la direttrice di Vogue Anna Wintour. Al rito laico celebrato dal politico italiano Walter Veltroni, seguono tre giorni di festeggiamenti. Tra l’abito dello stilista Oscar De La Renta e la fine del celibato di un classico che non passa mai di moda, la signora Clooney è la protagonista di tutti i pettegolezzi femminili. Diventa un’icona di moda, un modello da seguire.

La filantropia di coppia e i riflettori

Finite le nozze e la luna di miele, i neosposi decidono di donare i ricavi delle foto nuziali in beneficienza per la difesa dei diritti umani. La coppia, infatti, condivide fin dagli albori della relazione un interesse per la filantropia. I coniugi Clooney si incontrano infatti nel 2013 in occasione di un ricevimento finalizzato a una raccolta fondi.

Lei, incantevole come sempre, decide di non cedere immediatamente al fascino ammaliatore di Clooney e rifiuta di memorizzare il suo numero di telefono. Ferito nell’orgoglio, l’attore statunitense le scrive per email:

Il loro impegno umanitario li porta a girare il mondo per discutere con personaggi influenti delle questioni che affliggono l’attualità. Incontrano, perciò, Papa Francesco in Vaticano per affrontare la questione dei rifugiati di guerra che cercano di entrare in Europa.

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A questo punto Amal Clooney è avvocatessa, difensore dei diritti umani, filantropa e celebrità. Deve trovare il tempo per stare sotto i riflettori accanto al marito, attore di fama mondiale. Calca, perciò, i tappeti rossi dei più importanti eventi mondani: il Festival di Cannes, i Golden Globes, dove George Clooney la ringrazia pubblicamente:

L’amore tra Amal e George Clooney è qualcosa di raro, genuino e sincero. È lontano dalle sovrastrutture mediatiche ed è stato celebrato anche di recente con l’annuncio della gravidanza gemellare. Cambieranno molte cose, soprattutto nella vita di Amal Clooney, ma la sua forza e la sua sicurezza non verranno sostituite dai doveri di madre, semmai completati.

Amal Clooney, ciò che tutte vorremmo essere

È incredibile come sia riuscita a mantenere una sua identità ed eclissare la luce del marito: i rotocalchi la elogiano non solo per il fisico mozzafiato, ma mettono in risalto la sua forza, il suo successo professionale.

Grazie a lei si delinea il profilo di una donna, spesso poco considerata, capace di coniugare lavoro e vita privata. È felice a casa e al lavoro, non tanto perché moglie di uno degli attori più affascinanti della storia, quanto perché ha fatto ciò che ogni donna dovrebbe desiderare per se stessa.

Non ha bruciato le tappe o accelerato i tempi. Ha saputo aspettare, lavorare sodo e concentrarsi su se stessa. Ha messo da parte tutte le polemiche sulla donna che dovrebbe scegliere tra il successo professionale e la vita privata: lei è l’esempio di come al giorno d’oggi questi strascichi retrogradi non valgano più.