Alibaba è un colosso dell’e-commerce cinese, che nel 2014, è passato alla storia per aver raccolto 25 miliardi di dollari all’atto della sua quotazione a Wall Street, guadagnandosi così il titolo di “IPO di maggior valore di tutti i tempi”. Nel 2012 ha gestito ben 170 miliardi di dollari di vendite, superando quelle combinate di Amazon ed eBay. Ma chi c’è dietro questa azienda?
All’anagrafe Ma Yun, è oggi conosciuto dal mondo intero come Jack Ma, classe 1964, primo imprenditore della Repubblica Popolare Cinese ad apparire sulla copertina di Forbes. La stessa rivista lo ha collocato, nel 2016, al quinto posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio stimato di quasi 64 miliardi di dollari.
LA SUA STORIA
Nato a Hangzhou nel pieno della rivoluzione culturale cinese, Ma inizia sin da giovanissimo a studiare la lingua inglese, offrendosi (gratuitamente) come guida turistica agli ospiti di un hotel distante 160km da casa sua. In nove anni di attività stringe legami con diversi visitatori, uno dei quali, in particolare, diventa suo amico di penna: sarà lui a chiamarlo per primo Jack, data la difficoltà nel pronunciare il suo nome cinese. L’esperienza fu per Ma di enorme aiuto, come ha raccontato lui stesso: «Cominciai a diventare molto più globalizzato di molti cinesi. Ciò che imparavo dai miei insegnanti era spesso diverso da ciò che mi raccontavano i turisti».
Dopo aver fallito per tre volte il test di ammissione alla triennale, nel 1988 Jack Ma si laurea in Inglese presso il Hangzhou Teacher’s Institute, dove ricopre il ruolo di presidente dell’unione studentesca. Una volta conseguita la laurea, Ma diventa docente del corso di English and International Trade alla Hangzhou Dianzi University. Dopo aver tentato per 10 volte di essere ammesso a Harvard senza mai riuscirci, Ma si iscrive alla specialistica della Cheung Kong Graduate School of Business di Pechino, laureandosi nel 2006. Una volta ottenuto il titolo, Ma inizia a inviare la propria candidatura per circa 30 diverse posizioni lavorative, ma non ha successo in nessuna di queste. Stessa sorte gli tocca quando la catena di fast food Kentucky Fried Chicken (KFC) approda nella sua città: lo stesso imprenditore ha raccontato di essere stato l’unico, su un gruppo di 24 candidati, a non aver passato la selezione.
È nel 1994 che Ma scopre internet, vola negli Stati Uniti per capirne di più e dalle prime ricerche sul web si accorge della totale assenza di informazioni sulla Cina. Decide di pensarci lui: con l’aiuto della moglie (conosciuta all’università) e di un amico, crea un sito web sulla Cina, ricevendo, dopo sole cinque ore dal lancio, innumerevoli e-mail di suoi connazionali interessati a scoprire di più, su di lui e sul loro Paese. In quel momento, Ma realizza il potenziale di internet: ottiene 20 mila dollari di finanziamento e fonda China Yellow Pages, società attiva nella creazione di siti web per altre aziende. Il fatturato vola da zero a 800 mila dollari in tre anni, nonostante i fisiologici intoppi della rete a quell’epoca e la totale mancanza di competenze informatiche di Ma: «Non ho mai scritto una linea di codici né venduto qualcosa a un cliente. Ho acquistato il mio primo Pc a 33 anni» ha dichiarato a una conferenza nel 2010.
Dopo un paio d’anni alla guida di un’azienda IT fondata dal Ministero del Commercio Internazionale e della Cooperazione Economica cinese, nel 1999 torna alla base: è nel suo appartamento di Hangzhou e insieme a 18 amici che fonda Alibaba, con una raccolta iniziale di 60 mila dollari. Lo stesso anno ottiene però 25 milioni di dollari di finanziamento, volti a sviluppare un marketplace dedicato alle piccole e medie imprese cinesi che potesse risultare competitivo a livello globale. Impresa ardua e senza precedenti: l’e-commerce era un settore totalmente sconosciuto in Cina, e lo stesso Jack Ma ha affermato di essersi sentito “un cieco che cavalca tigri cieche”.