Too Good To Go, l’App Che Riduce lo Spreco di Cibo

too good to go

Lo sapevi che l’industria della ristorazione britannica butta circa 600mila tonnellate di cibo ogni anno? Adesso c’è un’app in grado di gestire e ridurre lo spreco di cibo in maniera semplice ed economica. Si tratta di Too Good To Go, letteralmente troppo buono per andare (buttato), una start up lanciata nel 2015 e che ha rapidamente conquistato gran parte dei paesi europei quali per esempio: Norvegia, Gran Bretagna, Francia e Germania.

Ogni giorno i ristoranti si ritrovano con enormi quantità di cibo avanzato, dalla colazione, ai menù del pranzo, dagli spuntini pomeridiani fino a chiusura. I ragazzi dietro a Too Good To Go hanno visto un’opportunità per cambiare il modo in cui si gestiscono gli avanzi proponendo un servizio conveniente non solo al consumatore, che acquista un pranzo a prezzo scontato, ma anche per i gestori delle attività che possono ora generare profitto dal cibo che prima buttavano.

CHE COS’È TOO GOOD TO GO?

È una start up danese nata con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare recuperando e vendendo le pietanze che ogni giorno avanzano nelle cucine dei ristoranti. Infatti, permette alle trattorie, ai caffè, ai bar e a chiunque venda cibo fresco di generare un extra sui pasti rimanenti che vengono così venduti a un prezzo ribassato. Però, come spiegano i due fondatori Chris e Jaime, è più di un servizio che permette agli utenti di ridurre il costo del cibo:

COME FUNZIONA?

È semplice da usare. Il cibo si compra direttamente dall’applicazione che ti mostra su una mappa geo-localizzata tutti i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa. Il prezzo non supera mai le quattro sterline e una volta completata l’operazione l’utente deve solamente presentarsi al ristorante all’orario comunicato, di solito quello di chiusura, e ritirare il pasto.

QUALI SONO I SUOI OBIETTIVI?

È stato stimato che per il 2050 la popolazione terreste arriverà fino a 9 miliardi ed è stato ampiamente dimostrato che tale aumento comporterà una grande quantità di cambiamenti sui sistemi alimentari, le risorse naturali e sugli ecosistemi. La domanda mondiale sui prodotti alimentari continuerà a crescere e piuttosto che usare in maniera efficiente le nostre risorse, aumenteranno anche gli sprechi alimentari gettando nella spazzatura sempre più cibo. Gli obiettivi che si pone questa start up sono infatti tre:

  1. Ridurre lo spreco alimentare, per ora solo in Gran Bretagna sono stati riciclati ben 13344 pasti.
  2. Ridurre l’impatto sull’ambiente, riducendo l’inquinamento delle discariche (ben 27 tonnellate di CO2 non emesse grazie al riciclo) e l’utilizzo di contenitori ecologici per l’imballaggio
  3. Raccogliere donazioni per sfamare le persone bisognose e collaborare con aziende non-profit per salvare quanto più cibo possibile.