TTIP, Gli Isds come le Sigarette: Nuociono Gravemente alla Salute

Nelle trattative tra Usa e Ue per arrivare a delineare i punti chiave del Trattato transatantico di libero scambio – Ttip – , uno dei punti più contestati sono sicuramente i tribunali internazionali per le controversie tra Stati ed Investitori, meglio conosciuti con l’acronimo Isds.

I detrattori di questo strumento, temono che con l’inserimento degli Isds all’interno dei trattati, le multinazionali potranno portare a giudizio quegli Stati che, implementando legislazioni in materia di ambiente, diritti dei lavoratori o salute pubblica, rischiano di mettere a repentaglio i loro futuri profitti. Proprio nel campo della salute pubblica gli Isds sono diventati il nuovo fronte di battaglia di uno scontro che sta andando avanti da decenni, quello tra l’industria del Tabacco e i Governi.

Nuovi mercati, meno regole

Il consumo del tabacco, anche a fronte di un aumento di legislazioni per limitarlo, sta aumentando a livello globale in maniera esponenziale come esplicitato in questa grafica:

Consumo Globale di sigarette

In particolare, come il sito Tobacco Atlas riporta, a trainare la continua diffusione del tabacco sono i Paesi emergenti. Le riduzioni più significative nei tassi di fumo nel Regno Unito, Australia, Brasile e altri paesi che applicano leggi di controllo sempre più strette sono stati compensati dal crescente consumo in una sola nazione: la Cina. Il mercato cinese consuma più sigarette di tutti gli altri paesi a basso e medio reddito combinati.