Watson, Verso la Nuova Era del Cognitive Computing

Nel febbraio 2011, Watson diede prova delle sue enormi capacità, partecipando ad uno dei quiz televisivi più famosi d’America, Jeopardy!. Watson sfidò due grandi campioni del programma, sbalordendo tutti per la sua evidente capacità di pensare, di ragionare, di capire e di saper rispondere alle domande. Esattamente come un uomo. Quello era solo l’inizio. Il mondo stava entrando in una nuova era, quella del cognitive computing. L’uomo aveva da sempre utilizzato le macchine per elaborare numeri. Ma le cose stavano cambiando: da quel momento l’uomo poteva usare le macchine per essere supportato nella risoluzione dei problemi, per essere ascoltato e, soprattutto, per essere capito.

Sempre più simile al cervello umano, sempre più vicino all’uomo. Oggi, a distanza di soli tre anni, Watson è “diventato grande”, tanto da poter essere ormai considerato un ecosistema e in grado di poter sviluppare applicazioni specifiche. Ma Big Blue non si ferma alla sola dimostrazione e sta già andando oltre. Watson è pronto per conquistare (e stravolgere) un grande numero di settori: dalla medicina alla finanza, dalla biotecnologia all’industria farmaceutica, dall’energia all’editoria. Settori nei quali la quantità dei dati analizzati può davvero fare la differenza. Settori che inevitabilmente hanno un grandissimo impatto sulla nostra vita.