Come Ragiona l’Uomo? “Thinking Fast And Slow”, il Capolavoro di Daniel Kahneman

Fra gli ingranaggi di questo meccanismo, si nascondono quindi diverse imperfezioni, che emergono nel quotidiano e che possono essere provate da esperimenti naturali o predisposti in laboratorio. Poiché la nostra mente cerca di convalidare con il minimo sforzo possibile gli input ricevuti, alcune frasi plausibili o solo in parte sbagliate sono invece accettate come sicuramente vere: il sillogismo “Tutte le rose sono fiori. Alcuni fiori appassiscono rapidamente. Quindi alcune rose appassiscono rapidamente”
è spesso ritenuto corretto da molti intervistati nel corsi di uno studio, quando invece non c’è alcun presupposto logico perché sia vero.

Il fatto che tale proposizione sia verosimile è sufficiente perché la nostra mente sia disposta ad accettarla, e solo una certa dose di attenzione permette di riconoscerla come falsa. Allo stesso modo, il semplice problema: “Una racchetta e una pallina costano in totale $1.10. La racchetta costa un dollaro in più che la pallina. Quanto costa la pallina?” suggerisce una risposta intuitiva ma incorretta ($0.10, vi lascio calcolare quella corretta). Anche in questo caso, bisogna compiere uno sforzo mentale, seppur non elevato, per confutare la conclusione predisposta dal Sistema 1. Altri studi illustrano un concetto ben noto ad oratori e agenti pubblicitari: situazioni che mettono a proprio agio l’ascoltatore lo spingono ad accettare affermazioni percepite come vere. Scritte in grande, o in grassetto, così come le frasi pronunciate da figure rassicuranti, trasmettono messaggi facilmente accettabili dal pubblico, la cui attività censoria risulta inibita.