Un insieme pianificato di politiche organizzative e pratiche finalizzate alla riduzione del numero di dipendenti, con l’obiettivo di migliorare le performance aziendali: questo il significato del termine downsizing, se applicato alla realtà delle scelte imprenditoriali in tempo di crisi.
Un anglicismo che racchiude in sé e richiama, anche sul piano iconico e visivo, il concetto di riduzione e ridimensionamento. Tagliare per sopravvivere, alleggerirsi per non affondare.
Il negoziato che ha visto coinvolto negli ultimi giorni il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, unitamente ai rappresentanti di piloti e assistenti di volo Alitalia, riguardava proprio il tentativo di scongiurare gli oltre 2 mila licenziamenti previsti da Etihad. La compagnia aerea di bandiera degli Emirati Arabi Uniti aveva infatti indicato proprio nel previsto downsizing la conditio sine qua non per concludere l’accordo col vettore aereo italiano.
Ma quali sono le politiche di downsizing più diffuse e praticate dai datori di lavoro europei? E davvero procedere a numerosi licenziamenti è l’unico modo per recuperare efficienza operativa?