Pnra: il Progetto Italiano in Antartide Rischia la Chiusura

LE BASI Nel 1986 sulla Baia Terra Nova viene costruita la prima base operativa tutta italiana che nel 2004 viene intitolata all'ingegnere Mario Zucchelli, colui che per 16 anni è stato a capo del PNRA.

Immagine

Oltre questa base, strategicamente posizionata sulla costa e che rende agevole il trasferimento di materiali dalla nave Italica, c'è un altra base, la Concordia nella zona Dome C, costruita in maniera temporanea nel 1996 per il progetto EPICA e resa stazione scientifica permanente nel 2005.

Immagine

Questa base, frutto di un accordo tra l'italiana ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) e la francese IPEV (Istituto polare francese Paul Emile Victor) è stata al centro dell'importante progetto EPICA che ha permesso di ripercorrere il clima antartico degli ultimi 720 mila anni e con nuovi recenti studi si potrà arrivare fino a 900mila anni fa. La scelta sulla zona Dome-C è ricaduta per via delle condizioni climatiche favorevoli alla ricerca scientifica e che la rendono il punto più adatto per studiare il buco dell'ozono.

La particolarità della base Concordia è che si trova sul Pleatue Antartico, un altopiano di oltre 3000 metri che incontra temperature anche di -80° C e che lo rendono il luogo più freddo del pianeta Terra con il record di -84,7° C registrati.